mercoledì 13 febbraio 2008

lunedì 11 febbraio 2008

chiara, il cane, di nuovo

adesso io mi ci rimetto di nuovo merda mi ci rimetto di nuovo che però stavolta è il contrario scopo del brano è pensare lento e riempire di merda scopo del brano, le altre volte scrivo veloce ed è tutto un sussulto e non mi sto dietro. sto scrivendo molto lentamente adesso le mie dita stanno premendo in questo momento sulla a in questo momento sulla c potrei continuare guarda c'è un momento dell'universo ora è f minuscola, cazzo pelleas et melisande, che vedi. no, già acceleri. ma perchè chiara e il cane cosa c'è che ti colpisce in un cane che attraversa una strada, ma no. cosa c'è che la mente fatica che ti colpisce in un cane portato. il cane portato il cane pensato. le ottave portate sono difficili. l'acqua è il tema. fontana ora mare c'è di nuovo il mare. perchè il cane sorride in una maniera che esce la cosa nera dai denti. voglio essere stupido, piu lento per sincronizzarmi con voi, che siete così limitati e bestie, adesso ad esempio penso che siano solo oggetti, no che siano solo il bello del brutto e ci sei riuscito per ben stavolta commenterai tu, la fontaine des avagues, ma daltronde io volevo dire che questa cosa fa veramente effetto, questo impegno, il bramante e vermeer, e dicevo sembra come insetti che dormono. come definire meglio i quartetti per archi di bartok se non come insetti che dormono. che bello gli insetti che dormono. je voudrais toucher l'eau. adesso il cane non è al guinzaglio, è un labrador enorme stampato in un cartellone di gigli gialli, si è perchè ho visto il film, ed è terribilmente grosso e campeggia, e tornerà, dicono, per cinque anni, ma io gli ho sputato nelle ciabatte, e a lei sta per cadere l'anello capisci sta per cadere l'anello nell'acqua, la sua fede di matrimonio perchè è con pelleas alla fontana. nello stesso tempo (mezzogiorno, mi pare ma nel bosco non c'è molta luce, ché sta foresta, no, è una metaf) il marito goulaud cade da cavallo. lo sapete vero, scoiattoli come finisce che goulaud gli da' delle cinghiate e pelleas il piccolo, il frére di goulaud muore come un porco a xxx. un porco a xxx vola nel cielo. ma chiara? ma scusa sei merda parli di pelleas et melisande, parli di goulaud del cavallo e del cane, del quinquennio ma chiara ma chiara ma chiaralat come non esplicarla chiara dov'è chiara. com'è che non hai scritto quella cosa dell'evocazione spiritica che c'era chiara e lo stregone o anche lory o anche larry la evocava e diceva de profundis clamavio te chiara ex tenebrisae come invocare la borghesia e l'intel che io mi faccio leccare i piedi mi faccio leccare le scarpe da ginnastica. un emistichio, un periplo, una base azotata, una base nato. che bello io ora digito f in questo momento, f, senti il suono della tastiera in questo momento era f... cosa diremo a goulaud.. la veritè la veritè e ci manderà a riprendere la bague nella caverna dove troveremo delle zecche, delle teppe. teppe albanesi filiformi che fanno i cattivi in autobus come i batteri gialli di esplorando il corpo umano che guarda caso è francese. corni, intermezzo. che hai detto chiara porta a spasso il il cane, chiara educe il cane nella strada di asfalto O di quell'altro materiale che non si può nominare chiara lo tiene al guinzaglio in maniera squisitamente polisemica, ermengarda d'asturia si sditalina con l'oloturia, e mastella è Bella. ma emilio, tu diventerai una cosa che non si può guardare e stasera la madonna, la madre donna, apparirà da bruno. mentre le gole, no le gole. nemmeno più le gole si grattano, cazzo. c'è chiara qui sotto questa poltrona, f f f che bello, sotto questa sedia gestatoria, sotto questa poltrona medicale. sotto questo sole bello pedalare ma c'è da suturare. c'è da. ansima va bien.... adesso goulaud le racconta che sta per cadere da cavallo quando è mezzogiorno e capisci gli stava per schiantare il cuore a goulaud che il suo cuore è solido e si era perso nel bosco per via del solito cinghiale. adesso vado via, lascio qui chiara che torno. vado via f f ciao ciao f.